Tiziano Ferro, il dramma dell’alcolismo e della depressione: “Iniziò tutto così…”

Il dramma di Tiziano Ferro: “Alcolista, bulimico, gay, depresso”. Sulla sua vita parentesi dolorosa del passato, segnata da eccessi dell’alcol

Tiziano Ferro, il dramma dell'alcolismo e della depressione: "Iniziò tutto così..."
Tiziano Ferro, il dramma dell’alcolismo e della depressione: “Iniziò tutto così…” (websource)

La popolarità di Tiziano Ferro è indiscutibile. Seppur, ormai, residente da tempo negli Stati Uniti, il cantante italiano è amatissimo. Non solo in patria, ma anche in Europa, dove ha particolare seguito in Spagna. In un’intervista al “Corriere della Sera“, il cantautore ha raccontato le sue difficoltà e i molti alti e bassi di una carriera che dura da più di 20 anni. Ferro appare sempre sorridente e sereno, ma come ha raccontato, la sua vita è stata segnata da molte ombre e difficoltà non da poco.

In particolare, l’artista ha vissuto un momento in cui si sentiva in un tunnel senza uscita. Un documentario uscito lo scorso novembre, dal titolo “Ferro” e disponibile su Amazon Prime, racconta queste difficoltà e i tormenti del cantante. “L’alcol mi faceva compagnia, e mi dava la forza di non pensare al dolore e alla tristezza. Però mi portava a pensare di voler morire sempre più spesso”, ha detto Tiziano con parole che fanno venire i brividi.

 

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Tiziano Ferro e la lotta all’alcol e alla depressione: il suo racconto

Alcolismo e depressione i problemi con cui Ferro ha dovuto fare i conti prima di uscire dalle tante difficoltà che ha avuto. “Sorridevo davanti a tutti, ma l’alcolismo mi stava facendo appassire”, ha raccontato. Un mondo oscuro che il cantautore ha trovato la forza di raccontare soprattutto dopo che ha fatto “outing”, dichiarando al mondo la propria omosessualità. Una vita in cui ha dovuto fare i conti con le non facili conseguenze della bulimia, l’essere in sovrappeso.

Poi la depressione, l’alcolismo e le difficoltà dell’essere gay in un mondo dove c’è cattiveria e ignoranza. “Non sono mai stato un vincente. Non ero bello, ma anonimo. Timido, grasso: i ragazzi mi prendevano in giro e mi chiamano sfigato o femminuccia”. Ferro ha spiegato che sperava che qualcuno potesse difenderlo, ma non accadeva mai. “Vivevo umiliato, frustrato e incazzato. Ma quando ho cominciato a cantare tutto è cambiato”, ha detto il grande artista.

 

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