Cashback di Stato: un sms avvertirà gli utenti che effettueranno pagamenti scorretti. Tutti i dettagli e le parole di Laura Castelli
Novità in vista per i famosi furbetti del Cashback. Come abbiamo già visto negli ultimi giorni, il Governo ha annunciato controlli più intensi in vista della fine del primo semestre. Entro fine giugno, infatti, saranno effettuati tutti i calcoli per emettere l’elenco di coloro che vinceranno il premio di 1500 euro previsto dal Supercashback e per chi dovrà accontentarsi dei 150 euro del Cashback.
Coloro che rientreranno nei primi centomila utenti per numero di transazioni avranno diritto a concorrere per il premio più grande. Tutti coloro che effettueranno almeno 50 operazioni utili (pagamenti con carta di credito, carta prepagata o bancomat) entro il 30 giugno potranno ricevere un premio fino a 150 euro. Già da qualche settimana sono partiti i controlli.
Tutti coloro che avranno effettuato operazioni non consentite riceveranno un messaggio e potranno anche fare ricorso. Ovviamente, tutti i pagamenti scorretti verranno cancellati. Vediamo nel dettaglio cosa succederà entro fine mese e cosa rischiano i furbetti del Cashback.
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Ecco chi riceverà un sms di alert
Tutti coloro che hanno effettuato pagamenti scorretti riceveranno via sms un alert di PagoPa, nel quale verranno elencate le operazioni cancellate. L’iniziativa è già partita da qualche giorno e ha l’obiettivo di stanare tutti coloro che hanno scalato la classifica del Supercashback in maniera non onesta. Queste persone avranno comunque diritto a fare ricorso.
Gli sms arriveranno a chi ha effettuato o effettuerà micro-transazioni di importi irrisori pur di scalare la graduatoria. In presenza di una giustificazione credibile, gli utenti non vedranno cancellate le loro operazioni. Al contrario, chi non riuscirà a fornire una spiegazione corretta, dovrà subire la cancellazione di questo genere di operazioni. L’annuncio è arrivato da Laura Castelli, Sottosegretaria all’Economia.
La deputata del Movimento Cinque Stelle ha spiegato che questi provvedimenti sono stati messi a punto dopo aver aggiornato l’app IO, per evitare che qualcuno faccia più pagamenti di piccole cifre presso lo stesso esercizio commerciale. Tutto ciò, ovviamente, è partito dopo diverse segnalazioni da parte di molti utenti. Pare che questa pratica sia molto diffusa.
In questo modo potremmo vedere una rielaborazione della classifica del Supercashback. Molte persone, che oggi non sperano più nel premio di 1500 euro, potrebbero rientrare tra i centomila premiati. Laura Castelli ha dichiarato che le richieste di chiarimenti sono già partite e, senza una giustificazione valida, le transazioni anomale verranno annullate automaticamente dal sistema.
Laura Castelli: “Cashback strumento contro l’evasione fiscale”
“Il Cashback è uno strumento per educare i cittadini all’uso dei pagamenti digitali e per favorire la lotta all’evasione fiscale”, ha spiegato la Castelli. “Oggi contiamo circa 8,6 milioni di italiani che hanno aderito al programma, 16 milioni di modalità di pagamento registrate e 663 milioni di operazioni effettuate fino ad oggi”. La sottosegretaria ha aggiunto anche altri dettagli.
Ha sottolineato come la transizione digitale stia rendendo più “smart” anche le amministrazioni pubbliche. Tutto ciò è soltanto un inizio, aiutato anche dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e dal nuovo Decreto Semplificazioni approvato dal Parlamento. “Dobbiamo utilizzare meglio le opportunità che ci consentono di avvicinare i cittadini a questi nuovi strumenti, come l’identità digitale. Spid è uno di questi”, ha concluso Laura Castelli.
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Il trucco utilizzato dai furbetti del Cashback
Ma cosa sono questi micro pagamenti nel dettaglio? Si tratta di una serie infinita di micro-transazioni di importi irrisori che hanno consentito ad alcune persone di scalare la classifica del Supercashback. Gli stessi esercenti hanno notato questo trucchetto, spesso titolari di stazioni di rifornimento, che da diverse settimane lamentano il costo delle commissioni e, a volte, anche danni alle apparecchiature.
A Faenza, i titolari di una pompa di benzina hanno segnalato ben 15 operazioni effettuate dalla stessa persona in pochi minuti. Tutte di importo esiguo in modalità self-service. Anche a Mortara, in provincia di Pavia, una persona ha fatto rifornimenti di 10 centesimi pur di accumulare un grosso numero di operazioni. In questi casi l’incasso è inferiore alle commissioni da pagare, per questo gli esercenti stanno effettuando molte denunce in tutta Italia.
Come funziona l’sms di PagoPa
Da qualche giorno Pagopa sta inviando degli alert a coloro che effettuano transazioni sospette. Queste transazioni possono permettere a questi utenti di scalare la classifica del Supercashback e di ottenere transazioni utili per il Cashback. Il meccanismo di segnalazione automatica prevede che sulle transazioni inviate al sistema si incrocino quattro criteri:
- Spesa irrisoria
- Numero elevato di transazioni irrisorie
- Ricorrenza elevata di transazioni irrisorie
- Transazioni effettuate spesso presso lo stesso esercizio commerciale
Se il sistema di PagoPa rileva un’anomalia, l’utente riceverà un messaggio nell’app IO con una richiesta di chiarimenti da inoltrare al Ministero dell’Economia entro una settimana. È il diritto di replica che bisogna concedere sempre. All’interno del messaggio è già presente il modulo da compilare e inoltrare per effettuare il ricorso. Se non si forniscono chiarimenti validi entro sette giorni, le transazioni sospette verranno automaticamente annullate dal sistema.
Nel mirino del ministero sono finite le persone che effettuavano (e continuano a farlo!) almeno dieci operazioni nello stesso giorno presso lo stesso esercente. Il Ministero dell’Economia precisa, però, che queste operazioni ammontano allo 0,2% del totale mentre le transazioni comprese tra i 30 centesimi e i cinque euro si collocano intorno al 2% del totale.