Denise Pipitone, le parole sconvolgenti del nuovo testimone: “Ho tanto da dire”

Il caso della scomparsa di Denise Pipitone si arricchisce di nuovi dettagli. Il nuovo testimone ha puntato il dito sulla famiglia Corona

Denise Pipitone
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La vicenda relativa alla scomparsa di Denise Pipitone si arricchisce di nuovi particolari. Da qualche settimana il caso è “riesploso” e sono tantissime le trasmissioni televisive che stanno cercando di ricostruire la verità e chissà, di restituire Denise a sua madre Piera Maggio.

Purtroppo però ci sono ancora tanti dettagli su cui far chiarezza e le dichiarazioni che in questi giorni si rincorrono non sempre sono di aiuto. La stessa Piera Maggio qualche ora fa ha scritto un lungo messaggio sui social in cui chiedeva di evitare illazioni: “Abbiamo sempre cercato la verità sul rapimento di Denise, anche adoperandoci per fare in modo che questa emergesse. Raccontare parzialmente fatti già verificati, facendo allusioni che non hanno portano a nulla, di certo servono solo a creare illazioni e diffamazione”.

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Denise Pipitone, il nuovo testimone punta il dito contro Claudio Corona

Anna Corona
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Se per la donna l’unica pista su cui si sta indagando è quella relativa ai Rom e non ai familiari e ai conoscenti della famiglia, non vanno però sottovalutate le nuove rivelazioni venute alla luce proprio poche ore fa.

Un nuovo testimone si è fatto avanti e ha inviato una lettera a Piera Maggio e ai suoi legali, questa volta mettendoci la faccia e firmando la missiva. Il contenuto della lettera è stato svelato questo pomeriggio durante “Ore 14”, la trasmissione condotta da Milo Infante su Rai 2.

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“Ho tante cose da dire per tutelare me, la mia famiglia e forse finalmente scoprire la verità su Denise”, spiega il testimone prima di puntare il dito verso Claudio Corona, il fratello di Anna.

“Non sono un collaboratore di giustizia e mai lo sarò ma ho frequentato molto Claudio Corona. Io voglio la verità su Denise, donne e bambini non si toccano”.

Il contenuto della lettera è ora al vaglio degli inquirenti, ma l’impressione è che piano piano le persone a conoscenza di qualche dettaglio stiano cominciando a farsi avanti e a rompere il muro di omertà creatosi. Con la speranza che questa brutta storia possa avere un lieto fine.

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