Robert Buchel a 41 anni decide di partecipare al programma Vite al Limite quando pesa ben 410 kg. Dopo mesi di dieta e il sogno quasi raggiunto, Robert muore durante le riprese
Vite al Limite è il programma che si occupa di aiutare a far dimagrire le persone obese e a rischio di vita. Di solito entrano nell’ospedale persone tra i 200 e i 300 chili, ma Robert Buchel rappresenta un’eccezione.
Il dottor Nowzaradan decide di prenderlo in cura visto le gravi condizioni in cui Robert si trovava: a 41 anni pesava ben 410 kg e non si alzava dal letto da anni.
Oltre ad una grande dipendenza dal cibo, ne aveva anche una per le persone che lo circondavano, perché non riuscendosi a muovere aveva bisogno di qualcuno che lo sfamasse continuamente.
Robert decide di iscriversi al programma dopo aver provato tante diete senza successo ed è ben motivato a perdere peso. Vediamo cosa però è successo al piccolo grande Buchel
Robert Buchel inizia ad avere una dipendenza dal cibo a soli 6 anni. I suoi genitori comprarono una friggitoria e il figlio andava sempre a trovarli, rimpinzandosi tutto il giorno.
All’inizio era una situazione ancora recuperabile per Robert, fino a quando compì 9 anni e andò tutto in malora.
Mentre stava giocando nel cortile di casa sua, un vicino l’ha molestato e da lì Buchel ha usato il cibo come sua unica protezione.
A 41 anni, 410 chili sulle spalle e tante diete vane, decide di entrare alla clinica di Vite al Limite facendosi aiutare dal dottor Nowzaradan che gli prescrive subito una giusta alimentazione.
Robert è molto determinato, anche perché ha deciso che alla fine del programma sposerà la sua compagna Kathryn.
La motivazione è tanta e riesce a perdere 154 chili arrivando a pesarne 228. Tutto è quasi pronto per l’operazione, ma succede qualcosa di inaspettato.
Robert Buchal muore sul letto dell’ospedale esalando il suo ultimo respiro mano nella mano con Kathryn. Nonostante il peso perso, il suo apparato cardiocircolatorio non ce l’ha fatta e ha portato Robert ad avere un infarto.
Nel confessionale, la compagna dice in lacrime: “Ho perso il mio migliore amico e la persona con cui avrei dovuto passare il resto della vita“.
La produzione di Vite al Limite ha avuto dei dubbi prima di pubblicare questa puntata; avevano paura delle conseguenze. Ma hanno poi deciso di mandarlo in onda come manifesto del programma.
L’obbiettivo è quello di far capire che l’obesità è una vera e propria malattia e che può portare a danni irreparabili fino alla morte.
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