La sparatoria ad Ardea ha fatto tre vittime: responsabile, a quanto pare, un 34enne con problemi psichici ancora a piede libero.
Attimi di paura ad Ardea, vicino Roma, dove una tranquilla domenica di Giugno si è trasformata in un giorno di tragedia.
Un uomo di 34 anni ha aperto il fuoco all’interno del consorzio Colle Romito, localizzato nelle vicinanze del Lido dei Pini, tra Ardea ed Anzio.
Numerose le chiamate al 112, che hanno portato le Forze dell’Ordine ad intervenire tempestivamente.
Purtroppo, però, la tragedia si è consumata comunque: mentre la popolazione rimane chiusa in casa, si contano già le vittime del folle gesto.
Sparatoria ad Ardea, tre vittime di cui due bambini
Sono tre le vittime della sparatoria di Ardea, avvenuta solo qualche ora fa, e che ha decisamente scosso la popolazione della piccola cittadina.
Nel consorzio di Colle Romito, infatti, si è sparso il panico: le Forze dell’Ordine hanno chiesto ai cittadini di non uscire di casa, mentre un negoziatore si occupa di parlare con il responsabile del folle gesto.
A sparare alcuni colpi di pistola, infatti, sarebbe stato un uomo di 34 anni adesso barricato in una delle case del consorzio di Colle Romito.
Il presidente del consorzio, Romano Catino, ha così commentato l’episodio ai microfoni di Ansa.
“La famiglia che occupa la villetta dove è barricato l’omicida è stata segnalata più volte alle forze dell’ordine per episodi di degrado e molestie. Basti pensare che uno degli agenti della nostra vigilanza privata è addetto proprio a controllare quella villa“.
La sparatoria di Ardea ha avuto anche un esito tragico. Sono tre le vittime raggiunte dai colpi di pistola dell’aggressore, di cui due erano bambini e fratelli.I due piccoli avevano 8 e 3 anni; insieme a loro è deceduto anche un uomo più anziano che, a quanto pare, non era imparentato con i due bambini.
Il motivo della sparatoria è ancora sconosciuto: l’uomo, dopo aver aperto il fuoco, si è allontanato fino a quando gli investigatori e le Forze dell’Ordine non lo hanno riconosciuto.
A quel punto l’aggressore si è barricato in una casa e da quel momento non è stato più possibile avvicinarlo. La polizia e le Forze dell’Ordine hanno chiesto ai cittadini di Ardea di non abbandonare le proprie abitazioni e di chiudersi in casa. Al momento, oltre ad un mediatore, si aspetta anche l’arrivo del Gruppo Intervento Speciale (il GIS) e sul luogo del delitto è arrivata anche la madre dell’aggressore.
Le parole del sindaco di Ardea, Mario Savarese
“Sono stato sul posto e la situazione in questo momento è sotto il controllo delle forze dell’ordine. Mi rattrista enormemente quanto è successo. Tutte le persone coinvolte sono residenti del consorzio, compresa la persona che ha sparato. Ho fornito tutte le indicazioni necessarie ai carabinieri, spero che venga preso al più presto. Pare che il tutto sia nato da una futile lite”
Questo il commento del sindaco di Ardea, Mario Savarese, che ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni di Ansa.
A quanto sembra, quindi, il motivo legato alla sparatoria non è stato ancora divulgato ma le autorità e le Forze dell’Ordine saprebbero già di che cosa si tratta.
Una “futile lite” che, oggi, ha portato al compimento di una tragedia decisamente concreta.
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