Con l’approvazione del Decreto Sostegni cambiano alcuni dettagli sul bonus mobili 2021. Ecco tutte le novità che riguardano questo incentivo
Il Decreto Sostegni ha introdotto alcuni nuovi bonus e ne ha prorogati degli altri. In alcuni casi sono state introdotte alcune modifiche. È successo anche con la proroga del bonus mobili, che ha subito alcune modifiche. Oggi vedremo come funziona questo incentivo, chi può richiederlo e quali modifiche sono state apportate.
La conversione in legge del Decreto Sostegni, infatti, ha fatto in modo che alcuni bonus fossero potenziati ed è proprio il caso del bonus mobili. Questo incentivo permette ai cittadini italiani di avere sconti sull’acquisto di mobili nuovi e non solo. Vediamo insieme tutti i dettagli e quali sono le ultime novità relative al bonus mobili 2021.
Ti potrebbe interessare anche – La riconoscete? Viso angelico e anima rock, oggi è una star
Sconto in fattura o cessione del credito?
Il Decreto Sostegni consentiva di fruire del bonus mobili in più modalità. Oltre all’aumento della detrazione della spesa, infatti, erano stati proposti anche alcuni sconti direttamente in fattura e, in alternativa, la cessione del credito come possibilità di utilizzo dell’incentivo. La conversione in legge ha cambiato alcune cose.
L’emendamento è stato bocciato dalla commissione che avrebbe dovuto effettuare l’ultima valutazione. Quindi non sarà possibile usufruire di sconti in fattura o della cessione del credito. Salvo interventi legislativi successivi, questo significa che quest’anno i cittadini italiani potranno farlo secondo le vecchie modalità, già in vigore nel 2020 con il precedente decreto.
Visualizza questo post su Instagram
Come funziona il bonus mobili 2021
Attraverso questo incentivo sarà possibile usufruire di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+. Solo per i forni e i lavasciuga sarà possibile acquistare prodotti di classe A. Questi acquisti dovranno essere destinati all’arredamento di immobili oggetto di ristrutturazione.
Gli interventi di ristrutturazione non possono essere antecedenti al 1° gennaio 2020. Sarà possibile usufruire dell’agevolazione anche per gli acquisti effettuati nel 2021. La detrazione sarà suddivisa in 10 rate annuali dello stesso importo. Per il 2020 è calcolata per un importo massimo di 10.000 euro, nel 2021 questo importo è stato aumentato a 16.000 euro.
Chi eseguirà lavori di ristrutturazione su più immobili potrà sfruttare questo bonus più volte. In tal caso l’importo massimo di spesa terrà conto di ogni unità abitativa soggetta a ristrutturazione.
Leggi anche – Cashback di Stato, un errore potrebbe farti perdere tutti i soldi: ecco cosa non devi fare
Finance minister Daniele Franco: “At the #G7 in London a step forward on international Tax reform. Now back to work towards a global solution to be adopted at the July #G20 in Venice”. pic.twitter.com/AIgVzwNSmn
— MEF (@MEF_GOV) June 5, 2021
Gli acquisti compresi nel bonus
L’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono gli acquisti riconosciuti dal bonus mobili 2021. Ecco un breve elenco:
- mobili nuovi;
- grandi elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (tranne per forni e lavasciuga, che potranno appartenere alla classe A);
- letti;
- armadi;
- cassettiere;
- librerie;
- scrivanie;
- tavoli;
- sedie;
- comodini;
- divani;
- poltrone;
- credenze.
Anche i materassi e gli apparecchi di illuminazione rientrano nel bonus. In questo ultimo caso, è necessario che gli apparecchi costituiscano un necessario completamento all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione. Non sono inseriti, invece, gli acquisti di porte, pavimentazioni, parquet, tende, tendaggi e molti altri componenti di arredo.