I controlli che il Ministero dell’Economia sta effettuando stanno dando i primi risultati: ecco la classifica dei furbetti del Super Cashback
Il Governo Conte ha introdotto il Cashback con il chiaro intento di incentivare i pagamenti virtuali. La speranza è quella di diminuire il giro dei contanti e quindi, di conseguenza, contrastare l’evasione fiscale, da un sempre un grosso problema per il nostro paese. Per questo motivo sono stati inseriti nel Cashback alcuni premi.
Chi effettuerà almeno 50 pagamenti utili (bancomat, carta di credito o carta prepagata) potrà ricevere un bonus fino a 150 euro. L’ammontare di questo importo sarà dato dal 10% di ogni transazione, con un massimale di 15 euro. I cittadini italiani devono effettuare queste transazioni entro il 30 giugno perché il Cashback, per il momento, è finanziato soltanto per il primo semestre del 2021.
Ma a molti fanno gola i 1500 euro del Super Cashback. Si tratta della classifica di coloro che effettueranno il numero maggiore di transazioni utili. I primi centomila potranno accedere a questo incentivo. Ma c’è un problema che va avanti da alcuni i mesi: i furbetti del Cashback. Il Ministero dell’Economia ha pubblicato i primi dati sui controlli, c’è già una prima classifica. Vediamo insieme chi rischia di perdere questi soldi a causa della propria ingordigia.
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I migliori furbetti del Super Cashback
Il Ministero dell’Economia sta effettuando dei controlli sulle transazioni sospette effettuate per scalare la classifica del Super Cashback. Per questo motivo potrebbero esserci sorprese per molte persone. A tal proposito, sono stati pubblicati i primi dati e sappiamo già chi sono coloro che hanno effettuato più transazioni non valide.
In realtà c’è già una vera e propria classifica. Si tratta di quelle persone che hanno fatto piccole transazioni a distanza ravvicinata per aumentare il numero dei pagamenti e provare a scalare la classifica. Questa situazione non è passata inosservata e molti di questi sono stati già stanati dai controlli ministeriali.
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Il podio dei furbetti del Super Cashback
Il metodo più diffuso è quello dei rifornimenti alle pompe di benzina automatiche. Un’azienda che ha oltre 3.000 stazioni di servizio in tutta Italia ha fornito dei dati che sono stati pubblicati da HDBlog. Noi possiamo accedere soltanto ai primi tre posti di questa classifica, ma sono dati che fanno mettere le mani tra i capelli. Ecco i primi tre:
- Carugate (MI): con la stessa carta sono stati effettuati 1.092 rifornimenti di un importo medio di 24 centesimi;
- Monreale (PA): con la stessa carta sono stati effettuati 886 rifornimenti di un importo medio di 17 centesimi;
- Fiumicino (RM): con la stessa carta sono stati effettuati 763 rifornimenti di un importo medio di 9 centesimi.
Questo è solo il podio, ma esistono tantissimi casi simili. Al momento sono tutti al vaglio del Ministero dell’Economia. L’app IO ha inviato alcuni messaggi alert a tutti coloro che hanno effettuato transazioni sospette nell’ultimo periodo. Queste persone, per vedersi validare queste operazioni, dovranno fornire spiegazioni credibili attraverso un modulo da compilare.
In caso di giustifiche non credibili o se dovessero passare 7 giorni dalla ricezione del messaggio, le transazioni in questione verranno annullate. Tutto ciò a discapito della propria posizione nella classifica del Super Cashback. A causa di questi controlli è probabile che possano esserci ritardi nell’erogazione dei bonus.