Tra i tanti bonus introdotti dal Decreto Sostegni bis, ce n’è anche uno che permette di incassare 1.600 euro senza ISEE. Tutti i dettagli
Il Decreto Sostegni bis ha confermato una serie di nuove misure a favore di lavoratori, imprese e famiglie. Queste categorie sono sicuramente le più colpite dalla pandemia mondiale e, per questo motivo, all’interno del decreto saranno quelle che riceveranno più incentivi. Sono stati introdotti alcuni bonus che permetteranno di incassare fino a 1.600 euro senza modello ISEE.
Il Decreto Sostegni bis è stato finalmente approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. È dunque in vigore il decreto legge numero 73 del 2021. Questo decreto prevede l’introduzione di diversi indennizzi e bonus. Sono contributi economici destinati ad una platea molto ampia di beneficiari attualmente in difficoltà.
Questi aiuti arriveranno a prescindere dal proprio modello ISEE. L’obiettivo è proprio quello di arrivare al numero maggiore di cittadini italiani appartenenti alle categorie più colpite dal Covid-19. Oggi vedremo cosa bisogna fare per ottenere questo bonus introdotto dal Governo Draghi e a quali categorie è destinato.
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Il nuovo decreto legge ha introdotto anche nuovi bonus. Il bonus che ha attirato maggiormente l’attenzione degli italiani è sicuramente quello da 1.600. Ma come funziona? Innanzitutto bisogna sapere che si tratta di un incentivo pensato per le categorie che, secondo i calcoli e le stime del Governo, sono state maggiormente colpite dalla pandemia.
Quindi parliamo di lavoratori che operano nell’ambito del turismo o dello spettacolo, ma anche lavoratori stagionali, atipici e autonomi. Il decreto prevede un pagamento una tantum di un importo di 1.600 euro. Questo importo si riferisce a due mensilità: giugno e luglio. Ogni mensilità prevede un incentivo massimo di 800 euro, per un totale di 1.600 euro.
Questo bonus non va ad aumentare il reddito delle famiglie, esattamente come per tutti gli altri bonus elargiti dal Governo nell’ultimo anno e mezzo. Sarà direttamente l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a pensare all’erogazione di questi importi attraverso un accredito diretto sul conto corrente del lavoratore che farà richiesta del bonus.
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Il bonus sarà destinato anche ai lavoratori incaricati alle vendite a domicilio. I cittadini che nel 2019 hanno registrato un reddito superiore ai 5.000 euro potranno accedere ai 1.600 euro, purché la partita iva sia ancora aperta e in regola con i pagamenti. INPS non effettuerà alcun accredito in assenza di queste prerogative.
I titolari di contratti di lavoro subordinati non potranno accedere al bonus, così come coloro che percepiscono un sussidio pensionistico o che risultino iscritti ad altre forme previdenziali. Anche per questi lavoratori è previsto il riconoscimento fino a 1.600 delle mensilità di giugno e luglio.
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