Con un tweet decisamente chiaro e diretto, il Codacons si schiera contro Achille Lauro, Orietta Berti e Fedez. Ecco l’entità della possibile multa.
Il videoclip prodotto dai due cantanti ed il famoso influencer ha attirato l’attenzione del Codacons a causa di un insistente (ed inadeguato, a detta loro) product placement.
L’ente per la tutela dei consumatori, quindi, ha da poco dichiarato la sua intenzione di procedere contro la messa in onda del video di “Mille“.
Le motivazioni, spiegate in un tweet piuttosto diretto, hanno decisamente acceso un dibattito piuttosto infuocato. Ecco cosa è successo e quanto potrebbero arrivare a dover pagare di multa i tre!
“Un videoclip che è una vera e propria incitazione al consumo“, recita il Tweet del profilo ufficiale del Codacons, l’Ente per la tutela dei consumatori.
La segnalazione riguarda il videoclip di una canzone realizzata da uno degli influencer più famosi d’italia, Fedez, insieme ad Achille Lauro ed Orietta Berti.
La canzone, infatti, presenta un forte product placement che influenzerebbe gli utenti, a danno delle altre aziende ed anche del consumo consapevole.
La dichiarazione del Codacons è risultata decisamente esagerata a numerosi utenti che hanno sottolineato come il videoclip riporti una scritta dovuta per legge:
“Il filmato contiene marchi e prodotti per fini commerciali. Product Placement: Coca-Cola“.
A quanto pare, però, questa scritta non basta.
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Il comunicato del Codacons, riportato anche da Today.it, è piuttosto chiaro: “Dopo aver tempestato i suoi follower di messaggi pubblicitari attraverso la sua pagina Instagram, essere salito sul palco del primo maggio promuovendo il marchio Nike e aver abbracciato la causa del Ddl Zan in concomitanza con il lancio della sua linea di smalto per uomo, il rapper – assieme ad Achille Lauro e Orietta Berti – ha pubblicato nei giorni scorsi la canzone ‘Mille’, accompagnata da un videoclip che è una vera e propria incitazione al consumo di Coca-cola, oltre che una pubblicità camuffata da brano musicale che viola le regole disposte dall’Antitrust“.
Il problema, quindi, più che legato ai due artisti (che vengono comunque nominati) sembra essere principalmente con Fedez.
L’influencer avrebbe condiviso stories e post per aumentare l’engagment (come fa sempre) e cercare di assicurarsi quanto più pubblico possibile per il lancio del suo videoclip.
Per quanto questi post avessero il tag ADV, advertisment (che è quello con il quale gli influencer comunicano al loro pubblico che stanno facendo un post “pubblicitario“, quindi per il quale vengono pagati e che non rispecchia le loro vere preferenze), per il Codacons non è abbastanza.
Sia la scritta prima del videoclip, sia i tag ADV sono stati giudicati “non immediatamente percepibili dagli utenti, a meno che gli stessi non vadano a cercarla tra i credits del video, e perché non compare in sovrimpressione all’inizio del videoclip, in modo da informare correttamente i consumatori“.
Non è la prima volta che il Codacons si schiera contro Fedez. Come riportato anche nel loro comunicato, ci sono state numerose questione per le quali l’ente ha deciso di intervenire contro l’influencer.
Spesso, oltre ad una piccola ondata di indignazione sui social, però, non si arriva quasi mai a nulla di fatto.
In questo caso, però, la situazione potrebbe velocemente “degenerare“. A quanto pare, infatti, il Codacons vorrebbe fare un esposto all’Antitrust che ha recentemente diramato delle nuove disposizioni riguardo l’inserimento di prodotti a fini commerciali nei contenuti.
L’obbligo è di rendere palese la pubblicità, inserendo “segnali in sovrimpressione che avvisino circa la presenza di marchi a scopo promozionale“.
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Le scritte in sovrimpressione nel video di Achille Lauro, Orietta Berti e Fedez mancano totalmente.
L’inottemperanza di questa regola, a quanto pare, prevede una sanzione pecuniaria da dieci mila a cinque milioni di euro.
Una bella cifra, che i tre protagonisti del videoclip potrebbero trovarsi a dover pagare da un momento all’altro.
Che il Codacons decida di andare in fondo alla vicenda?
Per ora, a quanto pare, l’Ente sta chiedendo un’azione mirata che vieti la diffusione del videoclip ed anche la riproduzione della canzone in radio fino a quando la pubblicità non sarà completamente eliminata.
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