In alcuni casi più estremi, il Cashback può riportare conseguenze molto gravi per la salute degli utenti. La ludopatia è un serio pericolo
Ormai ci siamo, fra pochi giorni terminerà il primo semestre del Cashback e potremo finalmente tirare le somme. Al momento non si sa ancora se verrà rinnovato, il Governo dovrebbe esprimersi nelle prossime ore. Il fatto che non sia arrivato nessun annuncio ufficiale, però, non fa ben sperare i consumatori italiani.
Il Cashback ha avuto un gran successo. Milioni di italiani hanno effettuato in questi mesi dei pagamenti con la carta. L’obiettivo è quello di ridurre l’evasione fiscale, riducendo l’utilizzo delle banconote. Per incentivare i pagamenti virtuali sono previsti anche dei premi. Si tratta di due tipologie di bonus.
Il primo può portare fino a 150 euro nel caso in cui si dovessero effettuare 50 transazioni utili (pagamenti con carte di credito, carte prepagate e bancomat, esclusi i pagamenti online) entro il 30 giugno 2021. Il secondo bonus, più importante, è il Super Cashback, che può far ottenere una cifra di 1.500 euro ai primi centomila in classifica.
Se da un lato molte persone hanno cambiato le proprie abitudini, per altre il Cashback sta diventando una vera e propria ossessione. Lo dimostrano i cosiddetti furbetti, che effettuano transazioni di piccoli importi per scalare la classifica. In alcuni casi c’è il rischio di ammalarsi. La ludopatia è una patologia che sta colpendo alcune persone. Vediamo insieme di cosa si tratta e come si può combattere.
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Ludopatia: cosa vuol dire
La ludopatia è una dipendenza. Di solito si riferisce al gioco d’azzardo ma in realtà è una patologia che può essere estesa anche ad altre dipendenze. Avere l’ossessione di scalare la classifica del Super Cashback, a costo di effettuare pagamenti non legittimi, è un chiaro segnale che a qualcuno è sfuggito il ‘gioco’ dalle mani.
Questa patologia è un disturbo psicologico che colpisce soprattutto i giocatori d’azzardo. Chi ne soffre aumenta continuamente gli importi e la continuità delle giocate. Proprio come stanno facendo alcune persone pur di rientrare tra i primi centomila in classifica per ottenere i 1500 euro del Super Cashback.
Alcuni studi hanno evidenziato che questo fenomeno sia diffuso tra le persone con difficoltà economiche. E 1.500 euro fanno comodo a chi ha i conti in rosso. Anche per questo motivo, qualora il Cashback dovesse essere rinnovato, il Governo sta mettendo a punto alcuni rimedi per evitare che un incentivo contro l’evasione fiscale crei disturbi ad alcuni utenti.
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L’ossessione del Cashback
Nelle ultime settimane abbiamo letto diverse testimonianze sulle furbate che alcuni utenti hanno pensato per scalare la classifica del Super Cashback. I trucchi più comuni sono due: fare la spesa in diversi momenti della giornata, recandosi al supermercato più volte, ed effettuare piccoli rifornimenti di carburante presso le pompe di benzina.
A partire dal primo luglio, Consap comincerà a rimborsare i cittadini che avranno fatto più transazioni valide nel periodo che va dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021. Si comincerà con il Cashback e verranno, dunque, erogati i premi di un massimo di 150 euro a coloro che avranno effettuato almeno 50 operazioni valide in questi sei mesi.
Poi toccherà a quelli che stanno aspettando i 1.500 euro del Super Cashback. I primi centomila vinceranno questo premio, molto ambito visto l’elevato numero di transazioni. Come abbiamo già visto, alcuni utenti stanno scalando la classifica in maniera illegittima e, per questo motivo, sono previsti controlli fino al 30 giugno.
I pagamenti più monitorati sono quelli presso le pompe di benzina e presso i supermercati. Quasi tutte le transazioni anomale vengono segnalate in questi due casi. Una volta terminati i controlli, il Ministero dell’Economia e delle Finanze darà l’ok per effettuare i pagamenti. È probabile, dunque, che il Super Cashback venga rimborsato nella seconda metà di luglio.
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Super Cashback: esempi al limite della ludopatia
Sul web si trovano molte testimonianze di utenti che hanno fatto di tutto pur di scalare la classifica del Super Cashback. In alcuni casi, c’è il rischio che alcune persone possano cadere nella trappola della ludopatia e sviluppare, quindi, una vera e propria dipendenza. Gli enti preposti dovrebbero monitorare queste persone.
È il caso di Marco, riportato dal sito Open. Il nostro amico ha ammesso che i 1.500 euro del Super Cashback siano diventati un chiodo fisso, un pensiero continuo. Ecco le sue parole: “Quando vado al supermercato compro il necessario per la giornata, così posso tornare il giorno dopo e fare la stessa cosa. Ripeto questo gesto quotidianamente”.
E ancora: “Se vicino al supermercato c’è un negozio che vende articoli per la casa, mi fermo e compro la carta igienica, così effettuo una doppia transazione”. Marco ha anche raccontato un’esperienza in autostrada: “Stacco il telepass, esco e rientro ad ogni casello. Lo faccio anche per duecento chilometri consecutivi”.
In questo modo ha dichiarato di non aver speso di più ma di aver accumulato decine e decine di transazioni in questi sei mesi. Marco ha ammesso di essere diventato un consumatore più accanito di prima, avere 90 mila utenti davanti a sé lo spinge ad effettuare almeno una dozzina di operazioni ogni giorno.
“La cosa che più mi dispiace è che, per ottenere 1.500 euro, l’equivalente di uno stipendio medio mensile, ho investito veramente tantissimo tempo. Tutto tempo speso spendendo forse anche di più del bonus che potrei incassare”. Parole che fanno riflettere e che devono far capire a tutti un concetto: va bene pagare con la carta perché aiuta a combattere l’evasione fiscale, ma va fatto tutto con moderazione.