Grande Fratello Vip 2021, arriva la prima squalifica? Scoppia la bufera per le frasi dette in diretta dalla diva della casa di Cinecittà.
Bufera sul Grande Fratello Vip 2021 e richiesta di squalifica da parte del pubblico che, seguendo la diretta 24 ore su 24 disposnibile su Mediaset Extra, su Mediaset Play e sul sito ufficiale del reality, si è imbattuto in alcune frasi che hanno scatenato immediatamente la polemica e la reazione dei telespettatori che, sui social, chiedono l’applicazione di un provvedimento disciplinare.
Sono bastate poche ore ai concorrenti del Grande Fratello Vip 6 per attirare l’attenzione del pubblico che ha cominciato a seguire le loro avventure nella casa. Con le telecamere e i microfoni sempre accesi, i telespettatori guardano quello che fanno e, soprattutto, ascoltano tutto ciò che dicono. Nelle scorse ore, così, Katia Ricciarelli è finita nella bufera.
Katia Ricciarelli squalificata dal Grande Fratello Vip 2021? Le frasi che hanno scatenato la polemica
Katia Ricciarelli, diva del canto lirico e non solo, dopo anni di straordinaria carriera, ha deciso di mettersi in gioco partecipando a distanza di anni, dopo la sua partecipazione alla Fattoria, al Grande Fratello Vip. Alcune frasi pronunciate proprio dalla Ricciarelli non sarebbero piaciute al pubblico che chiede l’applicazione di un provvedimento disciplinare.
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“Non Katia Ricciarelli che nel giro di 5 minuti ha detto ‘sembri un poco ricchione’ ad Alex Belli per la camicia che indossa e ‘sembrano delle paralitiche’, riferendosi alle ragazze, davanti a Manuel (Bortuzzo, ndr)”, scrive un utente su Twitter.
In ogni edizione, il popolo dei social, ha sempre chiesto l’applicazione di un provvedimento disciplinare di fronte a determinate frasi. Con la sesta edizione attualmente in onda, però, Alfonso Signorini ha deciso di cambiare il regolamento.
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Alfonso Signorini, in un’intervista rilasciata a Tv Sorrisi e Canzoni, ha spiegato di aver sentito “l’esigenza di essere più elastici nei confronti del politicamente corretto. Mi è piaciuto poco il fatto di essere censori di certi comportamenti, mi è sembrato anacronistico. Ora ogni caso sarà valutato in base al principio che non è la parola che offende, ma l’intenzione. Non significa Liberi tutti ma se una parola nel contesto non è offensiva, non va stigmatizzata. Le bestemmie, però, saranno sempre punite”.