Nel programma di “Vite al Limite” nessun percorso di guarigione dall’obesità è semplice, anche con l’aiuto della chirurgia
Il programma “Vite al limite”, è entrato ormai nel cuore dei telespettatori. Dopo il grande successo negli Stati Uniti, lo show è arrivato anche in Italia, ottenendo il medesimo successo grazie alla programmazione su Real Time. Per quei pochi che ancora non lo conoscono, il programma tratta del percorso di recupero di obesi gravi.
Parliamo di persone che pesano centinaia di chili e che devono affrontare un intervento di cosiddetto “bypass gastrico” che li rimette “in pista”, consentendogli poi di assumere un corretto regime alimentare. Chiaramente, le difficoltà sono molteplici perché dietro ogni persona obesa c’è una difficile storia personale e problemi endemici che hanno portato ad ammalarsi in quel modo. Una di queste storie riguarda una paziente che è entrata nella clinica di Houston con un peso di 296 chili.
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Vite al limite, il difficile percorso della paziente si è concluso a lieto fine
Il dottor Nowzaradan ha preparato per lei un percorso di recupero, dopo che il marito era terrorizzato dall’idea che sua moglie potesse morire da un momento all’altro. La paziente in questione è Bettie Jo Elmore, che è stata supportata da suo marito Joshua. Fortunatamente le cose sono andate bene. Dopo la dieta preliminare la donna è arrivata a pesare 201 chili: in questo modo è riuscita ad operarsi e a proseguire la sua guarigione.
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Nel 2016 è arrivata anche una bella sorpresa: la donna ha scoperto di essere incinta. Nonostante molte difficoltà il piccolo è venuto alla luce. Oggi la vita di Bettie Jo, di suo marito e del piccolo Preston Isaiah prosegue felice. Lei è ancora “in carne”, decisamente: ma nulla che non le consenta di fare una vita serena.