Non esistono parole che possano spiegare il dramma della campionessa di fama internazionale, ma il suo cuore non dimentica il dolore passato. Per questo, decide di raccontare tutta la verità, perché parlare d’amore non è mai abbastanza, anzi è importante testimoniare proprio in questo periodo dell’anno.
La vita di chiunque è contraddistinta da problemi, il dramma della campionessa ha scosso l’animo anche dei cuori più gelidi. Non si può restare impassibili di fronte a tanto dolore, del resto si tratta sempre di esseri umani. Lo sport fortifica senza dubbio, ma le fragilità vengono vissute da tutti, nessuno escluso. Ecco che si lascia andare ad una confessione inedita, con l’obiettivo di lanciare un forte messaggio.
Riuscire a scalare le vette di montagne insormontabili è un’impresa difficilissima, figuriamoci con tutte le intemperie che ci sono ad Alta Valtellina, luogo protagonista del dramma di oggi per la campionessa pluripremiata di sci Deborah Compagnoni.
La passione per la montagna e le escursioni è di famiglia, ma è stato proprio questo luogo così caro a non essergli fedele. Di drammi per ora, anche se si è a Natale, se ne è parlato sempre di più. Basta ricordare i due mali che affliggono l’attrice più amata di Hollywood, terribili notizie.
Questo dimostra che la vita è fatta di ostacoli durissimi da superare, nel caso della Compagnoni, il dolore provato è estremamente traumatizzante, ma vuole lanciare un messaggio profondo.
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Dramma per la campionessa: incidente mortale
Appunto, bisogna essere forti soprattutto quando sono i propri cari a lasciarci andare, seppur troppo presto. Anche la cantante Elettra Lamborghini ha vissuto una perdita in questo periodo, infatti anche se si tratta di un amore diverso rispetto a quello della campionessa, è sempre una forma d’amore tanto profonda quanto incancellabile. Per Deborah la montagna sembra ancora di più in salita, specialmente dopo quanto accaduto.
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L’evento che ha stravolto la sua vita è stata la morte del fratello Jacopo Compagnoni. Il fratellino, così continuava a chiamarlo nonostante avesse 40 anni e una famiglia, le ha lasciato una ferita terribile nel cuore. Per questo, ha deciso di ricordarlo e di compiere una scalata in suo onore.
Jacopo era un maestro di sci attento, che come la sorella ha sempre dimostrato grande attenzione e dedizione per lo sport e spirito d’avventura per le escursioni estive ed invernali. Purtroppo, mentre era in compagnia di Francesco un altro loro amico molto appassionato, dei secondi sono stati fatali!
Letteralmente si parla di secondi, perché quello che è accaduto è durato pochissimo tempo, e per altrettanto poco tempo Francesco l’amico si è salvato. Stavano scendendo ad appena 3.000 metri sotto Santa Caterina Valfurva, luogo che il defunto fratello conosceva come le sue tasche dato che era nato e cresciuti lì.
Muore perché spostandosi qualche frazione di secondo più avanti rispetto all’amico che non lo ha certamente abbandonato, il manto di neve sotto i suoi piedi ha ceduto, perché era un cumulo di valanga che le intemperie invernali avevano causato giorni prima.
Quindi, è stato trascinato per circa 500 metri in profondità, battendo con le rocce e i massi che contraddistinguono il monte. La morte è stata causata dai colpi, non dalla valanga che neanche lo ha ricoperto del tutto una volta che è caduto. Francesco ha cercato di rianimarlo invano, perché era già esamine.
Deborah decide di dedicargli un’altra scalata, e di ricordare con il sorriso un uomo pieno d’amore per la moglie Francesca e le sue figlie, e soprattutto un fratello dal cuore grande.