Se anche una donna intraprendente e senza paura di niente come Soleil Sorge rimane senza fiato, allora si tratta di qualcosa di davvero serio. Il dramma di cui parleremo oggi è frutto di una rivelazione fatta dalla stessa. Per la vip in questione non possiamo non confermare che stia passando un periodaccio proprio a causa del Belli-gate che continua imperterrito da cinque mesi.
Cosa succede? La vita è stata generosa con la gieffina, ma in certi casi no. Come qualsiasi essere umano, anche la graffiante e vendicativa Soleil Sorge ha passato degli eventi che l’hanno condizionata parecchio. In primis, dovremmo ricordare che nonostante sembri una donna vissuta, ha sempre 28 anni. Non che sia una bambina, ma non si può non considerare la sua giovane età. Non è giustificata a sbagliare, ma bisogna affermare che l’immaturità c’è tutta e non lo si può negare. Così, tra un guaio e l’altro, si confessa e si lascia andare a tutte le sue insicurezze, come una ragazza normale nel fiore dei suoi anni.
La vita è piena di imprevisti, e anche per una temeraria come la nostra gieffina, Soleil Sorge possiamo confermare che non è stato facile. A volte, per pregiudizi si considerano le persone soltanto per il loro personaggio, non rendendosi conto che dietro c’è tutto un mondo pieno di fragilità e traumi. Quello che ha vissuto è una vera tragedia.
Di recente, all’interno della casa si è parlato molto di confessioni toccanti. La stessa Katia Ricciarelli ha rivelato in piena diretta un terribile dramma, il quale ha sconvolto tutti per le parole usate.
Così, tra una confessione e l’altra, prima o poi sarebbe saltato fuori anche questo evento che ha colpito del profondo l’animo e la crescita di questa piccola donna sempre pronta a combattere, ma che ogni tanto ha bisogno di sfogarsi.
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Dramma Soleil Sorge: salta fuori la verità del terribile
Come se non bastasse nel mondo dei vip c’è anche chi continua a combattere contro mali invisibili che devastano l’esistenza. La confessione di Caterina Caselli mette i brividi, ma lancia anche un importantissimo messaggio di forza e speranza. Invece, il dramma che è accaduto alla Sorge ha delle caratteristiche differenti. Anche qui si tratta un tema delicato, per cui parlarne può essere molto importante per aiutare chi si trova in questa situazione.
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Che Soleil abbia un vissuto ricco di esperienze nonostante sia soltanto una 28enne, è vero, ma ha pur sempre un bagaglio che rispecchia soprattutto le ragazze della sua età. A volte, capita infatti di perdere persone care a causa di incidenti, come quelli stradali, e lei ha affrontato questo dolore.
L’evento accade nel 2011, all’epoca era nel pieno della sua adolescenza, dato che aveva circa 17 anni. Un suo amico stava guidando la macchina, e insieme stavano passando una comune serata da ragazzi a cui piace divertirsi. Caso fortuito o errore umano, hanno un incidente nel quale tutti perdono conoscenza. Ecco le parole della Sorge:
“Abbiamo tutti perso conoscenza. Io mi riprendo un attimo e vedo la gente che arriva da fuori e la macchina che sta fumando, stava prendendo fuoco. Avevo la spalla che era uscita di fuori ma sono riuscita ad aprire lo sportello con l’aiuto di un amico e a tirare fuori gli altri perché l’ambulanza non era ancora arrivata.
Avevo i polmoni lividi, la clavicola spezzata… ma sono stata la meno lesionata di tutti perché avevo la cintura addosso per fortuna. Tra assicurazioni, danni, la penale legale perché stava guidando la macchina dell’altro perché gli avevano tolto la patente, questo mio amico che guidava, dopo sei mesi, non ha più retto i sensi di colpa e si è tolto la vita”
Soleil riesce a svegliarsi quasi subito, e vede questa scena terrificante. La macchina che fuma e i suoi amici non ancora svegli. Così, grazie ad un altro amico che riesce a riprendersi, rompono il vetro e fanno uscire via tutti.
Poi arriva l’ambulanza, e come detto dalla stessa, tra la penale e la ripresa, perché il ragazzo che guidava non era il proprietario dell’auto, alla fine sono riusciti ad andare avanti, o meglio quasi tutti. Perché il ragazzo alla guida non ha retto i sensi di colpa, e si è suicidato dopo soltanto sei mesi.
E’ un racconto importante, per capire che mettersi alla guida è una grossa responsabilità, per cui mettersi la cintura è un dovere verso la vita stessa. Che poi il malessere psicologico del ragazzo abbia reso ancora più triste l’evento, non lo si può nascondere. Il sostegno di un professionista e dei cari può essere fondamentale per salvare delle vite.