La prima transgender a partecipare al reality show “My 600-Lb. Vita”, conosciuta in Italia col nome Vite al limite, ha avuto un tragico destino
Le storie dei protagonisti di Vite al Limite riescono sempre ad appassionare il pubblico. Per fortuna, la maggior parte di queste hanno un epilogo felice, con la guarigione dall’obesità grave e un ritorno alla vita normale. Soprattutto, colpisce il cambiamento fisico dei pazienti e il loro ritorno alla vita normale. Nonostante il grande impegno del dottor Nowzaradan le cose non sempre vanno bene. Ci sono storie che, purtroppo, finiscono in modo tragico. Una di queste riguarda un personaggio che ha caratterizzato il programma, per essere la prima paziente trangender vista a Vite al Limite.
Prima uomo, poi donna, ha dovuto lottare una durissima battaglia contro l’obesità. La sua vicenda è stata seguita con grande attenzione e trepidazione dal pubblico. Si tratta di Destinee LaShaee, che ha partecipato alla sesta stagione del programma. La sua storia è molto triste: perché il suo percorso di dimagrimento è stato un successo, visto che ha perso quasi 100 chili e posava con orgoglio sui social per mostrare la sua nuova linea. Ma evidentemente i problemi e le difficoltà erano troppe, tanto che non è riuscita a reggerne il peso.
Vite al limite, il triste destino della prima paziente transgender del dottor Now
La ragazza, purtroppo, è morta a soli 30 anni. Un destino molto triste, soprattutto perché a quanto pare la causa è il suicidio. La notizia è arrivata da suo fratello, con un post su Instagram. Pochi giorni prima di morire, Destinee aveva scritto un messaggio che aveva il triste sapore dell’addio. “Sono felice di aver toccato milioni di vite e cuori in tutto il mondo. Ho vissuto la mia vita così tanto dolore per molto tempo, e ho capito che Dio non fa errori. Sono felice per il mio viaggio e per tutto quello che ho passato. Non rimpiango un solo momento della mia vita”. Un messaggio doloroso e toccante, che ha fatto allarme i fan del programma. La ragazza aveva sofferto di depressione sin da quando era giovanissima.
Si è rivolta al dottor Now proprio dopo aver tentato il suicidio. Durante il programma aveva raccontato di voler morire perché temeva che il peso di 300 chili che aveva raggiunto poteva farla morire di infarto. Nonostante un percorso felice la sua psiche non ha retto. LaShaee si aggiunge a Henry Foots, Robert Buchel, James “L.B.” Bonner, Lisa Fleming, Sean Milliken, Kelly Mason, Coliesa McMillian e James King. In totale sono nove i pazienti di Vite al Limite che non ce l’hanno fatta. Due di questi, Foots e Bonner sono morti durante le riprese.