È stata la mano di Dio è uno dei film più visti del 2021. Oggi scopriremo cinque curiosità sull’ultimo capolavoro di Paolo Sorrentino
È stata la mano di Dio è un film del 2021, proiettato nelle sale cinematografiche nel mese di novembre e disponibile su Netflix a partire dal dicembre dello stesso anno. Questa pellicola ha ottenuto un grosso successo e tantissime critiche positive, sia in Italia che all’estero. Il film ha ottenuto la candidatura all’Oscar come miglior film internazionale.
Purtroppo, a differenza di quanto successo nel 2014 con La Grande Bellezza, questa volta il regista napoletano non ha potuto vincere la prestigiosa statuina. Il premio è andato ai giapponesi di Drive My Car, considerati i grandi favoriti dalla critica internazionale. Oggi proveremo a scoprire alcune curiosità su questo film che probabilmente ancora non conoscevi. Eccone cinque!
È stata la mano di Dio, cinque curiosità
Come è già accaduto con altre pellicole di successo, oggi vogliamo raccontarti alcune curiosità sul film È stata la mano di Dio, di Paolo Sorrentino.
- Il richiamo a Maradona: durante il film ci sono diversi riferimenti a Diego Armando Maradona. La pellicola inizia con l’acquisto del fuoriclasse argentino da parte del Napoli e continua con la vittoria dell’Argentina ai mondiali del 1986. Paolo Sorrentino ha più volte dichiarato di amare Maradona anche perché gli ha salvato la vita. Il giorno in cui i genitori sono morti tragicamente a Roccaraso, lui era allo stadio a vedere il suo idolo.
- La partita del Napoli sbagliata: nel film, Fabietto si salva dalla tragedia che colpisce i genitori perché è allo stadio a vedere Napoli-Empoli. In realtà, Sorrentino seguì il Napoli in trasferta, proprio al Castellani di Empoli. La partita terminò a reti bianche e i partenopei vinsero il loro primo scudetto al termine di quella stagione.
- La scena preferita dai fan: secondo alcuni sondaggi, la scena preferita dagli spettatori del film è stata quella di nudo girata da Luisa Ranieri.
- La candidatura all’Oscar: la possibile candidatura (poi arrivata) al Premio Oscar era stata anticipata già da alcuni quotidiani statunitensi immediatamente dopo la prima visione del film, avvenuta nel settembre del 2021.
- I riferimenti a Fellini: nel film ci sono molti riferimenti al regista Federico Fellini. La scena finale ricorda “I vitelloni”, capolavoro di Fellini. Inoltre, il film ha preso il soprannome di “Amarcord sorrentiniano”, con un chiaro ed evidente richiamo al regista riminese.