Questo test ti aiuterà a comprendere come fare a raddoppiare i soldi dopo un investimento in banca. Ma fai attenzione, potresti restare al verde
Giovanni deve recarsi in banca per intascare un assegno. Quando arriva allo sportello, trova il direttore, il quale deve proporgli un investimento. Il direttore gli propone di investire i soldi dell’assegno e di raddoppiare il capitale in un solo giorno, specificando che la banca riscuote 100 euro di commissione per quel genere di operazione. Giovanni, dopo averci pensato bene, accetta.
I due si danno appuntamento dopo un giorno. Giovanni torna in banca e si accorge che l’importo versato è realmente raddoppiato, proprio come aveva detto il direttore. Decide di non prelevare la cifra ma di investirla nuovamente per intero, mettendo ancora una volta da parte 100 euro di commissione per l’istituto bancario. Il giorno dopo si rivedono e ripetono la stessa operazione.
Il quarto giorno, dopo aver pagato nuovamente 100 euro di commissioni e aver ripetuto l’investimento, Giovanni si accorge di non avere più soldi da investire. A quanto ammontava all’inizio l’assegno di Giovanni e perché adesso è senza soldi?
La soluzione del test
La soluzione del test di logica e ragionamento: Giovanni non ha più nulla da investire dopo il quarto tentativo. Questo significa che, in quel momento, aveva soltanto i 100 euro per la commissione alla banca. Ovviamente, il test non ha alcuna validità scientifica ma si tratta soltanto di un intrattenimento per le nostre lettrici ed i nostri lettori.
Poiché quella cifra (100 euro) è il risultato dell’investimento del giorno precedente, vuol dire che il nostro amico aveva 50 euro quando ha fatto l’investimento per la terza volta. Ecco uno schema che può aiutarti a comprendere meglio la risposta corretta del test:
- quarto giorno: il capitale iniziale era di 100 euro, la commissione alla banca era di 100 euro e, al termine dell’operazione, Giovanni aveva 0;
- terzo giorno: il capitale iniziale era di 150 euro, la commissione alla banca era di 100 euro e, al termine dell’operazione, Giovanni aveva 100 euro (50×2);
- secondo giorno: il capitale iniziale era di 175 euro, la commissione alla banca era di 100 euro e, al termine dell’operazione, Giovanni aveva 150 euro (75×2);
- primo giorno: il capitale iniziale era di 187,50 euro, la commissione alla banca era di 100 euro e, al termine dell’operazione, Giovanni aveva 175 euro.
Quindi, l’assegno che Giovanni avrebbe dovuto incassare ammontava a 187,50 euro ma il direttore, proponendogli un investimento poco conveniente a causa delle commissioni, gli ha fatto perdere tutto il capitale.