Limitare tutto, meno che le vacanze: questa è la concezione che regna sovrana. Il Covid non è andato via, è forse in uno stato di torpore, o meglio di “dimenticanza da parte del senso comune”. Parla il Premio Nobel Giorgio Parisi, informando il pubblico delle terribili conseguenze di misure che non ritiene adatte al corrente stato dei contagi.
Dal lontano 2020 ne sono cambiate tante, ma una condizione è rimasta: ci si ammala di Covid. La pandemia contemporanea che ha stravolto il mondo, continua a farlo, nonostante la società si ostini a tornare ad uno stile di vita nostalgico, ma non più attuabile come un tempo. Ci sono nuove normative in merito alla gestione del coronavirus, e sono proprio queste che vengono criticate dal Premio Nobel Giorgio Parisi. Illustra il prospetto di ciò che accadrà nei prossimi mesi, analizzando il reale stato della curva dei contagi. Scopriamo quali sono le misure e cosa non va per il luminare della Fisica.
Come già accennato, la considerazione diffusa in merito alla pandemia di Covid verte in uno stato di “dimenticanza” per effetto di quella che è probabilmente una difesa mentale attuata dal genere umano: non si tollerano più le restrizioni.
I provvedimenti fatti, per quanto duri, insieme alla tempestiva vaccinazione hanno contenuto la curva dei contagi, ma ciò andrà in fumo.
Poiché le nuove indicazioni fanno storcere il naso al vincitore del Premio Nobel della Fisica, Giorgio Parisi, che non può non condividere la sua visione e dare un’altra soluzione.
Il Covid non è un ricordo: le misure che non vanno
Che la pandemia di Covid abbia generato un’ondata di dolore psichico ed emotivo non ci sono dubbi. Tanto che sono diversi i volti del mondo dello spettacolo che hanno dato voce allo stato di turbamento vissuto. Persino un amato conduttore ha confessato il suo malessere sotto gli occhi di tutti, dimostrando che il coronavirus non fa discriminazioni sociali, colpisce chiunque. Così, oltre a dichiarazioni intime, occorre far i conti con altre che hanno un risvolto concreto e scientifico. Ecco quali sono le nuove misure, e quelle che secondo Giorgio Parisi non solo sono inadatte, ma persino pericolose.
Il Premio Nobel per la Fisica, Giorgio Parisi ha deciso di dire la sua in merito agli ultimi provvedimenti in vigore. Come negli anni scorsi nel periodo estivo, anche in quello di quest’anno il Governo e le parti sociali hanno deciso di allentare le restrizioni. Poiché si ritiene che con il caldo il virus sia meno violento e contagioso, e di conseguenza eliminare le mascherine in ogni contesto sia una scelta adeguata.
Ed è qui che interviene il fisico, affermando all’Ansa le seguenti parole:
“Non è sensato ridurre le protezioni sanitarie in un momento in cui l’epidemia di Covid-19 sta aumentando in modo esponenziale.”
Le raccomandazioni non servono in questo momento, specialmente se si decide di passare le vacanze in luoghi affollati. Per cui il pensiero di poter tornare al passato stile di vita è una prospettiva anacronistica, quindi l’accademico invita a non eliminare del tutto l’utilizzo delle mascherine. Anzi, queste devono essere assolutamente indossate nei luoghi nei quali si passeranno le vacanze.
Il caldo non è un deterrente naturale per il Covid, come neanche cure alternative come quella del plasma rivelatasi fallimentare, soprattutto se le statistiche della curva dei contagi mettono in allarme per la crescita! Le mascherine non combattono il virus, ma ostacolano la diffusione e l’aumento dei contagi.
Dati gli anni passati, se si continuano a fare gli stessi errori in virtù di uno stile di vita al quale bisogna ormai dire addio, ad ogni inverno in arrivo e ad ogni nuovo ciclo, ci si ritroverà di nuovo con restrizioni molto più limitanti, se non ad un blocco totale.