Il Covid non è ancora diventato un ricordo lontano: rimane un obiettivo da sconfiggere. Casi in aumento ed analisi della curva dei contagi, ecco cosa sapere.
Le vacanze estive portano inevitabilmente a passare del tempo in luoghi altamente affollati, o comunque in contesti nei quali mascherine e precauzioni sono vissuti in maniera più leggera. Gli ampi spazi aperti non sono dei deterrenti quando la calca di persone è ammassata ed il ricircolo d’aria non basta, perché il Covid continua a fare ammalare la gente. La verità sulla curva dei contagi che nessuno racconta.
Il termine terapia intensiva ha fortemente animato le discussioni attorno il contagio da covid, specialmente nel corso del 2020. Fin dagli inizi, la possibilità di arrivarci è stata vista come una condizione temuta, perché preoccupante. Da allora, si parla meno della possibilità di vivere gravi condizioni di salute, ma questo non significa che non venga ancora utilizzata, anzi è tutto il contrario.
Se la preoccupazione del momento è quella di passare le vacanze ideali, ti stai sbagliando di grosso, perché la possibilità del contagio è aumentata in maniera esponenziale. Ecco cosa dovremmo sapere e come reagire.
Il covid continua a far ammalare: la curva cresce
Si sta cercando in ogni modo di contenere lo stress, la mattia e il malessere collettivo generato dalla pandemia di coronavirus. Anche i saldi da poco avviati sono una delle soluzioni per far fronte alla crisi sociale ed economica, perché il covid ha devastato tutti i settori. Dal mondo del lavoro a quello dello svago, fino ad accentuare la presenza di mali per la salute sia dal punto di vista fisico che psichico. Donne che partoriscono sole e gente che si ammala sempre più di depressione, insomma si è ancora in un incubo terribile. Specialmente se si leggono i numeri della curva che cresce.
Perché parlare di curva in aumento proprio quando tutti vanno in vacanza? Perché bisogna proteggere sé stessi e gli altri proprio come due anni fa, senza leggerezza alcuna, perché il quadro pandemico è ancora allarmante.
Si parla di più di 71 mila casi di persone contagiate negli ultimi giorni, nuovi accertati nelle terapie intensive che aumentano a vista d’occhio, e anche i decessi hanno il loro peso. Riuscire a dare stime precise è impossibile, visto che i casi aumentano di volta in volta.
Lo stesso Premio Nobel Giorgio Parisi lancia l’allarme per non accettare le nuove misure di contenimento, troppo poco restrittive rispetto a quello che davvero potrebbe accadere. Si stanno commettendo gli stessi errori, quelli che hanno portato alle chiusure degli anni passati.
Cosa fare, non andare in vacanza? La vita va avanti, quindi in vacanza si andrà, ma con un nuovo senso di responsabilità, smettendo di pensare al passato stile di vita, niente potrà mai tornare come prima.