Hai sempre utilizzato la fattura rilasciata dal medico per scaricare le spese sanitarie? Da questo momento dovrai chiedere un altro documento
Milioni di italiani si sono recati al Caf (Centro di assistenza fiscale) o dal commercialista per il 730 nelle ultime settimane. Tantissime persone hanno raggiunto l’ufficio con la cartellina in mano, piena di scontrini e fatture dell’anno precedente. I cittadini più tecnologici hanno inviato le scansioni via mail ma il risultato non cambia. Nelle prossime buste paga ci saranno gli esiti dei calcoli effettuati dai vari Caf.
Per scaricare le spese mediche e sanitarie dal 730, è necessario superare una franchigia di 129,11 euro. Dopo questo limite, ogni cittadino potrà detrarre il 19% dal 730. Le spese detraibili sono quelle generiche, farmaceutiche, chirurgiche, specialistiche etc. Questo è il periodo dell’anno più odiato dagli assistenti e dagli intermediari, probabilmente tempestati di telefonate da parte dei clienti.
C’è una novità che riguarda le fatture rilasciate dagli specialisti privati che potrebbe non piacerti. Se non chiederai questo documento, non potrai detrarre la visita dal 730.
Scaricare le spese sanitarie in maniera corretta: ecco cosa devi fare
Il governo ha stabilito che tutti coloro che si occupano di commercio debbano garantire l’emissione di uno scontrino elettronico. Il tentativo è quello di limitare l’utilizzo del contante e combattere l’evasione fiscale. Per gli specialisti privati che non effettuano visite in una struttura pubblica o convenzionata con un ente pubblico, già dal 2020 è stato introdotto l’obbligo della fattura digitale. Di cosa si tratta nello specifico?
Il medico che ti ha visitato non può accettare pagamenti in contanti ma può essere pagato con carta di credito, bancomat o bonifico. Il professionista ha l’obbligo di emettere la fattura digitale, un documento che ti servirà per detrarre le spese mediche legate a quella visita il prossimo anno. Senza questa particolare fattura non sarà possibile scaricare la visita medica. Non basterà più la semplice fattura, dunque. E non è l’unica novità.
La fattura digitale dovrà essere reperibile nel cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate e dovrà essere rilasciate al momento della prestazione al paziente. Qualora non dovesse succedere, le norme prevedono multe molto salate, oltre a sanzioni che possono arrivare fino al 4% dell’importo incassato dal professionista per la visita. Ogni volta che vai da uno specialista, assicurati che sia dotato del pos, altrimenti vuol dire che non sta rispettando le leggi.