Non ci siamo liberati del coronavirus e già arrivano nuove malattie: la febbre del Nilo uccide! Ecco di cosa si tratta, come avviene il contagio e i casi accertati.
Niente sembra andare per il verso giusto al momento, soprattutto per quanto riguarda la salute! La febbre del Nilo è una malattia altamente contagiosa, i cui tassi di mortalità spaventano decisamente la popolazione già in difficoltà a causa del coronavirus. Anni duri, con la speranza che la scienza e il progresso possano garantire un barlume di futuro, ecco cos’è accaduto e a cosa bisogna fare attenzione.
Nell’immaginario comune sembra che la totale attenzione sia riposta sul coronavirus, quando invece ci sono tanti altri virus e malattie ancora più letali che se in circolo devasterebbero la sopravvivenza umana.
La suddetta infezione ha portato già a dei morti, infatti al momento alcuni pazienti sono tenuti sotto controllo proprio per confermare la presenza della malattia. Il virus è diffuso soprattutto nel continente africano, ma di recente è proprio nel Nord Italia che sono stati constatati dei casi e i morti di cui stiamo parlando.
Sfoghi cutanei, nausea, vomito e febbre alta sono i sintomi degli infetti che li manifestano, ma in certe situazioni si è asintomatici.
Scopriamo chi colpisce, come e qual è l’origine del male.
Febbre del Nilo: casi nel Nord Italia, bisogna prepararsi
Appunto, è necessario prepararsi al peggio, perché la febbre del Nilo è una realtà accertata, non ci sono dubbi. Già l’aumento di polmoniti e casi covid sta sconvolgendo ancora il globo, non ci voleva pure questo virus. La malattia sta girando nel Veneto e in Emilia Romagna. Il primo caso è stato a Padova, attualmente a Modena nell’Ospedale civile di Baggiovara c’è un altro contagiato. Sempre nel Nord Italia a Vicenza, Verona e Rovigo ne sono stati confermati ancora. Conosciamo meglio l’origine del contagio, e se ci sono cure.
Può una zanzara causare una violenta encefalite, febbre e disturbi a livello neurologico? Assolutamente sì, e con essa anche gli uccelli sono la principale fonte di contagio. La prima volta che è stato accertato un caso è stato in Uganda nel 1937, nel cosiddetto Distretto di West Nile.
Flaviviridae è il ceppo di cui fa parte il virus, ed è letale per anziani e soggetti con gravi malattie che indeboliscono il sistema immunitario. Confermati i focolai di zanzare infette nelle città del Nord sopra citate, allarmando non poco le comunità.
Appunto, sono proprio questi insetti i principali vettori del virus, se una persona ne venisse contagiata non potrebbe trasmetterlo al prossimo, nonostante sintomi e l’alta carica virale. Inoltre, non esiste nessun vaccino che possa curare questa malattia! Quindi, si raccomando la non esposizione in contesti dove si annidano le zanzare.
Di recente, sta diffondendosi il morbo di Marburg il quale si è rivelato più letale del previsto. L’umanità è bene che corra ai ripari, perché i sistemi sanitari dei singoli paesi non possono contenere tutte queste epidemie e la corrente pandemia.
Sia in termini di costi che di garanzie di ripresa sociale. In attesa di ulteriori novità, restiamo aggiornati e non perdiamoci le prossime news dal mondo.