Gli aumenti in arrivo sul mercato libero dell’energia e gas potrebbero rovinare moltissime famiglie. Cosa fare per trovare un rimedio?
L’aumento delle bollette della corrente elettrica e del gas sta mandando in crisi milioni di famiglie italiane. Sul web è possibile leggere le denunce di consumatori indignati a causa di bollette che arrivano a 500 euro per un consumo nella media. Molti utenti stanno intasando i call center dei vari fornitori per chiedere spiegazioni e, soprattutto, per rateizzare questi importi perché è impossibile pagarli in unica soluzione.
Queste cifre pazzesche sono legate all’aumento delle materie prime, in questo caso della corrente elettrica e del gas. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha soltanto accelerato una crescita esponenziale dei prezzi, cominciata già la scorsa estate. Ma le cattive notizie per le famiglie italiane non sono ancora finite: nei prossimi mesi ci saranno ulteriori aumenti dei prezzi delle tariffe sul mercato libero.
Esiste un modo per ritornare ai costi dell’anno scorso? Ovviamente no ma è possibile trovare alcuni rimedi per limitare l’incremento dei prezzi. Ed è proprio ciò che proveremo a fare oggi. Ecco alcuni suggerimenti per rendere più leggera la tua bolletta della corrente elettrica e del gas.
Aumenti sul mercato libero? Ecco come rimediare
Facendo un breve giro sul web, è possibile imbattersi in tantissimi consumatori che non riescono più a pagare le bollette della luce e del gas. Molti credono che sia tutta una truffa, altri danno la colpa ai politici. Il problema è che l’incremento dei prezzi non si ferma da diversi mesi ormai ed è destinato a crescere, almeno sul mercato libero. A proposito, ma qual è la differenza tra mercato libero e mercato di maggior tutela?
In questo momento è importante sapere che i costi del mercato tutelato vengono regolati dall’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) e variano ogni tre mesi. I prezzi del mercato libero, invece, sono stabiliti dalle singole società di fornitura. Dall’inizio dell’anno, il mercato libero ha registrato un aumento dei prezzi del 300%, addirittura superiore in percentuale agli incrementi del carburante.
Secondo l’associazione Consumerismo No Profit, in questo momento il principale problema dei consumatori è la variazione unilaterale delle condizioni contrattuali. Questa manovra non può essere effettuata sul mercato di maggior tutela. Ecco perché, almeno in questo momento, conviene restare sul mercato tutelato piuttosto che accettare le proposte del mercato libero, solitamente a prezzo bloccato ma con la possibilità di modifiche unilaterali da parte del fornitore.