Durante l’estate vengono registrate più nascite, lo sapevi? Il motivo è molto curioso e particolare ma non riuscirai mai a indovinarlo.
L’estate non è soltanto la stagione delle vacanze. Molte persone aspettano il periodo estivo per invadere le spiagge o semplicemente per godersi qualche giorno di relax dopo un anno di lavoro. Ma le ferie non sono soltanto l’unico evento della bella stagione. Forse non sai che d’estate vengono registrate più nascite. Nei vari comuni vengono al mondo più bambini proprio in questo periodo dell’anno.
Secondo alcuni studi, la percentuale di nascite registrate durante l’estate è nettamente superiore rispetto a quella delle altre stagioni. Il motivo? È probabilmente la notizia più curiosa che leggerai oggi, provare per credere. Oggi avrai la possibilità di scoprire perché d’estate c’è sempre un boom di nascite, non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Se pensi che il motivo sia legato alle temperature alte, sappi che sei completamente fuori strada.
Ecco perché d’estate aumentano le nascite
Uno studio ha provato a dare una spiegazione al fatto che d’estate vengano registrate più nascite. Durante la bella stagione, infatti, non si va soltanto in vacanza guidando a piedi nudi verso il mare, ma si mettono anche al mondo più bambini. Questa regola vale per l’Europa ma non per il resto del mondo e il motivo è puramente fisico: tra settembre e dicembre c’è una maggiore attrazione fisica.
La ricerca ha sottolineato che una temperatura compresa tra i 10 e 21 gradi, insieme a circa 12 ore di luce solare al giorno, è l’ideale per il concepimento. Non si tratta di una formula magica ma di una questione psicologica. Sembra che l’essere umano abbia un desiderio maggiore quando si verificano queste condizioni. Lo studio conferma un concetto già sviluppato in passato: d’estate è preferibile non avere rapporti sessuali.
Considerando i nove mesi di tempo per partorire un bambino, si può tranquillamente comprendere che un bambino nato nel mese di luglio sia stato concepito ad ottobre, proprio nella parentesi temporale indicata dallo studio. Considerando che le condizioni atmosferiche sono diverse nell’emisfero australe, i risultati di questo studio sono validi soltanto per il continente europeo.