Il Governo le sta studiando tutte per permettere anche ai liberi professionisti di avere un incentivo. Arriva il bonus 200 euro, dal click-day alle ultimissime news.
Tutti gli iscritti agli ordini professionali dagli avvocati ai giornalisti e così via, potranno fare nel mese di settembre la richiesta del bonus 200 euro. L’obiettivo è sostenere i contribuenti nella questione del rincaro dei prezzi e dell’inflazione. Le risorse disponibili ammontano a circa 95,6 milioni, ma per accedervi bisogna rispettare delle caratteristiche determinate e attendere i tempi di INPS e Casse private. Iniziamo a chiederci: cos’è il click day?
Come già accennato sopra, si parla del mese di settembre, ma ancora non sono saltate fuori della date precise. Probabilmente sarà il sistema di INPS e delle Casse di Previdenza ad intervenire forse in ordine cronologico nel dare il beneficio, e a procedere con una riorganizzazione di sana pianta.
Questo perché nel decreto del Ministero del Lavoro niente è trapelato in merito alle scadenze, ma quel che è certo è che si farà e che tutti gli enti di previdenza dei professionisti partiranno nello stesso momento, per non svantaggiare nessuna categoria.
Appunto, la presidente dell’Adepp cioè l’Associazione Degli Enti Previdenziali Privati, Tiziana Stallone si è pronunciata in merito alla possibilità del click day. Si tratta di un giorno nel quale partiranno gli inoltri delle richieste del bonus.
Proprio per questo l’ordine cronologico sopra citato è di estrema importanza. Perché il beneficio verrà erogato in base alla “cronologia dei click nel giorno stabilito.”
Bonus 200 euro: come farà domanda chi ha partita iva
Il clima politico ed economico del momento è in grande tensione. In seguito alla pubblicazione online dei programmi dei maggiori partiti politici in gioco per le elezioni del 25 settembre, ci si aspetta di tutto. Così, è spontaneo per i possessori di partita iva chiedersi se e come potranno fare domanda?
Innanzitutto, bisogna sapere che è necessario avere dei requisiti precisi. Il primo fra tutti è il non aver mai ricevuto il bonus di 200 euro né come dipendente, né come pensionato. Inoltre, l’iscrizione alla cassa dovrebbe essere attestata almeno dal 2020. Questo perché l’iscrizione doveva essere fatto entro l’emanazione del Decreto aiuti.
Infatti, da qui c’è l’ulteriore parametro dell’aver già versato quanto dovuto di tasse almeno una volta, altrimenti nessun bonus potrà essere garantito. E a livello monetario? Il limite massimo da non superare è quello di 35 mila euro di reddito totale nel corso del 2021, altrimenti non si potrà beneficiare del vantaggio.
Ogni ente determinerà le proprie modalità e tempistiche al quale ogni lavoratore dovrà fare affidamento. Ricevere aiuti è fondamentale in un momento come il corrente nel quale si vivono disagi di grave entità a livello economico. Le stesse novità sul taglio alle tasse è di estrema importanza e non deve passare in secondo piano.
In ogni caso sono diverse le minacce del momento da fronteggiare, molte delle quali cercano di essere contenute con aiuti e sostegni di natura economica.