Conte contro Salvini incendia il web! La guerra per la vittoria delle elezioni del 25 settembre continua sui social. L’ex Premier sfrutta le stesse armi degli avversari.
Questa volta Giuseppe Conte si mostra più agguerrito che mai, e contro Salvini sfodera armi pesanti. L’arsenale digitale è in piena funzione, e l’ex Premier della pandemia che ha stravolto il mondo intero critica apertamente il programma politico della Lega. Ciò che sconvolge sono i modi. Ha imparato come solo un bravo content creator sa fare, a “dissare”, usando il linguaggio dei rapper, cioè ad attaccare rendendo pan per focaccia a uno dei provvedimenti dell’avversario politico. Esaminiamo le posizioni e cosa si sono detti.
Se da una parte con Giuseppe Conte abbiamo a che fare con un partito A-politico e rivoluzionario, il Movimento cinque stelle, dall’altro con Matteo Salvini e la sua Lega bisogna far i conti con una linea politica tradizionalista e di destra.
Agli antipodi si sfidano a colpi di “reels”, cioè video brevi condivisi sui social media, nei quali però non dicono bazzecole, anzi tutt’altro. Si confrontano e scontrano cercando di avere un pubblico sempre più ampio.
Quanto emerso mette in chiaro le direzioni delle due fazioni più seguite.
Dal momento in cui si è concretizzata la crisi di Governo, Giuseppe Conte ha avanzato le sue idee ed obiettivi come un caterpillar. Lo scorso attacco all’instabilità politica è stato il prologo degli ultimi eventi, perché ad oggi rimane su quelle posizioni ed è sempre più deciso a perseguirle.
Questo è uno dei frame salienti del video che sta divagando sul web. Ricondiviso dallo stesso Giuseppe Conte, può voler dire solo una cosa: che stanno usando armi pari, quelle che arrivano dritte al pubblico.
Proprio come la fazione di destra fa da sempre ampio uso dei mezzi di comunicazione istantanei, lo stesso fa il leader del movimento pentastellato. Il tema che contesta è di grande importanza, poiché ha a che fare con i giovani e la disoccupazione nel mondo del lavoro.
Su questa problematica i due attuano un atteggiamento diverso. Se Conte vorrebbe porre provvedimenti sul precariato, muti ed affitti, con tanto di attenzione alla disoccupazione, l’alterego vorrebbe ristabilire la leva militare obbligatoria.
Così, l’ex Premier insiste sulla pericolosità dell’intento di mandare giovani impreparati in guerra, specialmente se all’interno dei propri confini nazionali la situazione è così critica.
Ribadisce come in Polonia si stia seguendo una linea simile, la quale vede introdurre nelle scuole l’insegnamento all’utilizzo delle armi. Ed è proprio questo il contesto che attacca, perché riporta quanto sia importante la qualità di un esercito moderno fatto di professionisti, e non la quantità di giovani impreparati.
Non lo afferma solo lui, ma anche esperti del sistema militare. Alla fine, conclude ribadendo che la mancanza di insegnanti di ruolo, aule e dotazioni informatiche, siano i veri problemi del sistema formativo italiano.
Di recente, tra i maggiori provvedimenti per il mondo della scuola c’è quello di Letta, ed è una delle proposte più in voga al momento. In attesa di cambiamenti, lo scontro sui social tra le due fazioni continua.
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