Settembre è il mese peggiore per acquistare vestiti nuovi: sai perché?

Il mese di settembre è il peggiore per acquistare dei vestiti nuovi, sai perché? La motivazione ti lascerà sicuramente senza parole

Settembre è finalmente arrivato e tutti (o quasi) stanno ritornando alle abitudini di tutti i giorni. C’è chi ritorna a lavorare, chi torna a scuola, chi riprende gli studi universitari e chi ricomincia a cercare un’occupazione. Ognuno ha qualcosa da fare, probabilmente già programmata prima di partire per le vacanze. Ma c’è anche qualcosa da non fare e il motivo potrebbe seriamente sorprenderti.

Settembre vestiti nuovi
Foto: Instanews (modificata con Canva)

Sai che comprare vestiti nuovi durante il mese di settembre potrebbe crearti dei problemi seri? Secondo un importante studio, è altamente sconsigliato effettuare questo genere di acquisto in questo mese. Il motivo è molto più serio di quanto tu possa immaginare ed è proprio ciò che vogliamo scoprire oggi: ecco perché non dovresti mai acquistare un vestito nuovo a settembre.

Vestiti nuovi a settembre? Meglio di no

Sai che per produrre un paio di jeans ed una maglietta servono diverse migliaia di litri di acqua? Più o meno quella che bevi in tredici anni, una quantità enorme! Questo eccessivo consumo di acqua non fa bene al nostro pianeta ed è per questo che l’organizzazione benefica Oxfam ha lanciato una campagna chiamata Second Hand September per sconsigliare l’acquisto di vestiti nuovi dopo l’estate.

Ma perché questa campagna prende in considerazione soltanto il periodo estivo? In realtà non è così perché le grandi multinazionali dell’abbigliamento inquinano tutto l’anno ma a settembre c’è il cambio di stagione e quindi c’è una maggiore corsa all’acquisto di vestiti nuovi. Inoltre, in alcuni paesi del mondo, è proprio all’inizio di settembre che partono i saldi, quindi aumenta la percentuale di acquisto di capi nuovi nei negozi di abbigliamento.

Anche l’attrice Felicity Jones, candidata in passato al Premio Oscar e al Golden Globe, ha aderito a questa campagna. L’obiettivo è quello di invitare i consumatori a non gettare abiti ancora utili, quasi tutti destinati alle discariche. Inoltre, anche le grandi multinazionali sono state invitate a riciclare i materiali per diminuire il tasso di inquinamento globale prodotto dalla lavorazione delle diverse tipologie di vestiti.

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