E’ il momento di presentare la dichiarazione dei redditi dello scorso anno: occhio alle spese in detrazione, c’è qualcosa che non molti fanno
Sono giorni frenetici per molti, più che in altri periodi dell’anno. E il motivo è facilmente intuibile. E’ il periodo in cui tutti i contribuenti devono presentare la dichiarazione dei redditi per l’anno precedente e quello in cui CAF, patronati, commercialisti sono più operativi del solito.
Negli ultimi anni, è vero, ci sono stati dei miglioramenti sensibili e delle facilitazioni notevoli per i contribuenti, grazie alla possibilità di usufruire del modello precompilato da parte del portale web dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo, i dati, o la maggior parte di essi, saranno già presenti sul modello 730 da presentare al proprio professionista di fiducia e occorrerà solamente un controllo.
Ma bisogna fare molta attenzione, sia a controllare i dati, che in qualche caso potrebbero essere errati per qualche motivo, sia a verificare dove inserire dei dati che potrebbero essere assenti. Una casistica che potrebbe riguardare le spese da inserire in detrazione e che dunque di fatto vanno ad abbassare il nostro montante contributivo, permettendoci di recuperare soldi spesi e risparmiare qualcosa.
Dichiarazione dei redditi 2023, spese in detrazione: il dettaglio che occorre sapere
In particolare, per quanto riguarda spese in detrazione da inserire a mano e che dunque vanno aggiunte ai dati già presenti sul modello precompilato, ci sono numerose spese sanitarie. Ma perché queste spese possono non risultare già nel modello inviato dall’Agenzia delle Entrate?
E’ proprio l’Agenzia delle Entrate, tramite alcune comunicazioni, a spiegare i motivi di tutto questo. Potrebbero accadere nello specifico due cose:
- Chi ha effettuato una prestazione non ha trasmesso i dati delle spese relative al sistema Tessera Sanitaria, o li ha trasmessi comunicando però la presenza di dati non corretti e dunque ‘cancellati’;
- Il sistema Tessera Sanitaria potrebbe aver applicato criteri cautelativi su certi dati particolari da verificare e che dunque non sono stati trasmessi all’Agenzia delle Entrate. Questo, in particolare, può avvenire per importi molto elevati, numero di prestazioni molto consistenti a favore dello stesso contribuente dalla stessa struttura e documenti che riportano gli stessi dati e che possono apparire ‘duplicati’.
Un’altra cosa cui bisogna fare attenzione è verificare quali sono le voci effettivamente detraibili. Non tutte le spese in farmacia lo sono, sebbene vadano comunque indicate, ma non concorreranno poi al conteggio del totale detraibile.